
Biografia
Nata e cresciuta a Roma, biologa ambientale, fotografa
naturalista per passione, scribacchina di pensieri dall’età di 11
anni. Amo la natura in tutte le sue innumerevoli forme e colori e
cerco, con la fotografia, di trasmettere il mio amore per la sua
infinita bellezza, perfezione e fragilità.
Adoro viaggiare, cercare luoghi incontaminati, conoscere culture
diverse e confrontarmi con esse. In viaggio la macchina
fotografica è un’estensione di me, sempre pronta a cogliere
scorci e istanti irripetibili.
Il mio blog di fotografia e parole: http://irenepriscophotography.weebly.com
Il mio blog di fotografia e parole: http://irenepriscophotography.weebly.com
Immagini
foto n°1
Amo la calma che riesci a trasmettermi. Amo la pazienza del tuo insegnare. Amo il tuo tocco delicato. Amo il tuo sorriso e la tua risata che compare inaspettata. Amo i fili bianchi tra i tuoi capelli spesso scompigliati. Amo il suono vellutato della tua voce. Amo come mi sento quando sono con te. Le tue mani disegnano la chiave che mi aiuta a ritrovare il mio spazio, il mio tempo, la mia essenza. Linee che si intrecciano, anime che si sfiorano, momenti sospesi nel tempo. Gocce di una pioggerella estiva che accarezzano fragili e delicati petali, per poi scivolare via. Non è qualcosa che si può spiegare, è qualcosa che bisogna SENTIRE.
foto n°2
Quante volte mi sono persa nell’infinito cosmico consapevole di
essere solo un granello nell’immensità, ma di esserci... Ed è tutto
lassù, tante gemme brillanti appese sul drappo della notte, così
ingannevolmente vicine da pensare di poterle toccare, così
enormemente lontane da essere irraggiungibili. Ma notte dopo
notte continuano a farci compagnia, si rincorrono e danzano per
noi in un balletto arcuato, silenziosi testimoni della nostra
effimerità. Loro resteranno, noi... siamo solo di passaggio.
foto n°3
Il terreno dolcemente ondulato si innalza improvvisamente in
imponenti catene montuose che tremolano azzurrine
all’orizzonte più lontano, abbracciando sconfinate pianure
punteggiate di verde. La strada si snoda sinuosa tra valli e
precipizi, solcando strati di roccia dai mille colori, testimoni
silenziosi dei millenni.
E tu guardi tutto da lassù, placidamente indifferente al maestoso
paesaggio, totalmente noncurante della mia presenza. Figlio del
vento, volteggi maestoso ed elegante, padrone di una libertà
invidiabile che posso solo sognare.