
Biografia
Martina Bonini nata il giorno di San Patrizio a Canelli. Una barista che ama l'arte, il viaggio e la scrittura.Un pesce che nuota tra fantasia e realta'.E' una ragazza imprevedibile,e sognatrice.Attraverso le sue creazioni vorrebbe farvi immergere in cio' che prova, farvi sorridere ed emozionare.
Immagini
foto n°1
L'alba di un addio
Mi portasti al porto.
I nostri piedi, nudi, conquistarono le spigolose punte dello scoglio più alto.
Guardai il mare cullarsi al suono di lievi parole, calmo,dolce e sinuoso. Le sue lacrime brillarono mentre le nostre mani si incastrarono facendo congelare ogni rumore.
Senza spezzare il silenzioso dialogo che si creò con semplici sguardi, ci spogliammo ed entrammo in un tappeto ricamato da toni blu, così vergine e accogliente da far invidia al cielo.
I nostri sorrisi fermarono il vento.
Il soffitto del mondo iniziò pian piano a schiarirsi e uno spruzzo di sole emerse da quell'orizzonte che credevo infinito.
Pareva una combinazione di scenografie studiate e messe in atto dai più brillanti registri della storia del teatro.
Un cenno rosastro invase in cielo.
I nostri occhi si dedicarono ad una maestosità incandescente che sorgeva senza alcuna fretta rispecchiandosi nel movimento dell'acqua, dando vita ad un'atmosfera contemplativa,
Un quadro indimenticabile.
Provai a trattenere lo stupore, ma le emozioni mi attraversarono il viso. Mi abbracciasti.
La nostra presenza fece incuriosire un gruppo di pescatori mattutini che ci passarono accanto salutandoci cordialmente.
Senza renderci conto il tempo passava , il freddo iniziò ad invadere i nostri corpi bagnati.
Ma la distanza è pungente per i sentimenti.
Quel giorno il sole per me non tramonto' mai.
foto n°2
L'Anziano Meccanico
Emanuele si guarda allo specchio come ogni mattina da settant'anni. Il suo volto è spento e privo di espressioni.
Le sue azioni sono meccaniche come un robot da costruzione o un operaio alla catena di montaggio. Si osserva con occhi paralizzati, esegue movimenti senza neanche pensarci, si lava i pochi denti che ancora possiede, si rinfresca il viso calcato dai solchi della vecchiaia e si dirige verso la cucina dove lo attende la sua donna, amata per tutta una vita, che gli porge un vassoio ricco di cibarie ed una tazza di thé caldo.
È un giorno come un altro, la quotidianità persiste imperterrita senza che i veri protagonisti se ne accorgano.
Emanuele ha paura, come la maggior parte dei suoi coetanei, ha paura della fine. Cerca in ogni modo di schivare questo pensiero, crea delle barriere immaginare, degli scudi di protezione ma il pensiero è un potere troppo forte da sottomettere. Non vorrebbe che la fine dei suoi giorni fosse monotona; il suo desiderio sarebbe quello di tornare nella sua terra natale,dove trascorse la maggior parte della sua vita.Vorrebbe rincontrare i vecchi amici,sentire il profumo del pane,toccare il calore delle mura della sua dimora,sorridere di fronte ai giovani della nuova generazione,sedersi a tavola vicino al camino ringraziando Dio.Pensare seduto sulle panchine del parco,coricarsi e dormire sereno svegliandosi al mattino sentendosi finalmente a casa.
Le radici non vengono annientate dal tempo, rimangono nel cuore, le senti dentro, non possono essere scordate, i ricordi non possono morire a causa della lontananza.
Quando i nostri occhi si incontrarono provai una strana sensazione, brividi per tutto il corpo, torneremo insieme, sorriderai nella tua terra.
foto n°3
Rondini in partenza
Quando penso ad una Partenza, la mia mente immagina un’atmosfera notturna.Le misteriose nubi che si muovono lentamente, in contrapposizione con il disordine dei pensieri,danno origine ad una simmetrica coerenza,adatta ad affrontare le sfumature di un famoso quadro:Il Viaggio.
Non ho incontrato la Partenza subito. L’ho riconosciuta negli occhi di chi amo;mi ha paralizzata e allo stesso tempo è stata in grado di mutare in suono tutte le riflessioni, anche quelle mai dette.
La radio cantava “Jerk It out” mentre guidavo verso di te. Mi diede una carica di energia adrenalinica e iniziai a muovermi e mettere il mio solito broncio da video pop come se davanti a me ci fosse la folla. Capii che finalmente LEI era arrivata quando all’ improvviso fermai tutto e vidi i miei occhi nello specchietto aprirsi sempre più.Attesa da anni tra scuse,paure, circostanze,smarrimenti…era ora di realizzare il desiderio con estremo coraggio, quello che ti porta a lasciare persone, abitudini e modi di vivere che probabilmente non riconosci più, senza sapere a come la tua vita potrebbe cambiare.
Chi ti crea si prenderà per sempre cura di te,sacrificherà la maggior parte della sua esistenza per cercare di farti vivere a pieno le esperienze e le sensazioni,rivivendo in te anche quello che non gli è mai stato concesso.E' Amore.
L’altra sua tonalità è l’eterna Fratellanza, un sentimento intramontabile, quello senza vergogna, quello che permette di superare ostacoli con semplici gesti o parole sincere. Chi ne è complice conoscerà la tua reazione ancor prima dell’azione.
Poi esistono le Ninfe,che vogliono proteggerti e accompagnarti il più vicino possibile durante il tuo cammino.Sono creature che dimostrano affetto dolcemente,sanno di cosa hai bisogno.
Quando lentamente si dissolvono e il tuo viso è invaso da un labirinto di lacrime tra malinconia e felicità,allora capirai che da quel momento inizia il tuo Viaggio.
La Vera Partenza,il Vero Inizio.