
Biografia
Nasco a Roma il 24 agosto 1981 e vivo in un quartiere nella periferia sud della capitale. Mi considero fortunato nel vivere con mia moglie e le mie 2 bambine in una città che aiuta ogni giorno a riscoprire la mia passione per tutto ciò che è Arte. Ho sempre cercato di fare l'opposto a quello che la banalità troppo spesso cerca di imporci. Per questo amo la letteratura, la natura e la ricerca di situazioni e attimi di vita che stanno alla base della fotografia. Con i miei scritti, ho sempre cercato di dar voce alle foto, spiegare le ragioni di un click, per quanto complesso e complicato questo possa apparire.
Le immagini hanno in sé la magia di congelare un attimo. Questi istanti di vita, ispirano e aprono un cassetto della nostra mente: Il cassetto delle emozioni! Questo cassetto non è e non potrà mai essere vuoto. È il cassetto dove ci rifugiamo quando abbiamo il desiderio di evadere, è il posto da dove a volte vorremmo scappare. Una cosa è certa: esso va custodito, perché dal nostro cassetto escono le nostre emozioni e la nostra gioia di viverle e ricordarle.
Nei miei versi c'è dentro un po' di me, un po' di lei, un po' dei miei libri preferiti, un po' delle mie letture preferite, un po' delle mie fotografie preferite, un po' dei miei fotografi preferiti.
Accendo la mia macchina fotografica, apro il mio foglio bianco... e scrivo. Scrivo con la luce, scrivo con l'inchiostro. Mi piace pensare ed avere la presunzione di poter dire: scrivo con il cuore e ciò che solo le emozioni sanno suggerire.
Immagini
Vortice
Attraversiamo il vortice del tempo
senza voler capire
cosa succede intorno.
Incastonato nelle nostre vite
come qualcosa da cui non possiamo esimerci.
Ne siamo risucchiati
inermi e consapevoli.
La nostra privata utopia
vuole farci illudere
di esserne inconsapevolmente
attratti, attirati, vittime.
Nell'era dell'immediato e del subito,
il frastuono del suo andare,
ci catapulta in un futuro
troppo incerto, troppo freddo,
per far si che la calda memoria
possa rimembrarne il trascorso.
Il suo precario equilibrio
ci rende insensibilmente autonomi.
Impassibilmente distaccati
dai sentimenti che
l'essere umano comporta.
Il suo silenzio imperfetto e beffardo
colora di grigio le nostre ore.
La sua velocità ci scaraventa
in un paradossale fragoroso anonimato.
Non abbiamo mai tempo a sufficienza
per nutrire la presunzione di vivere.
Non c'è tempo per provare a vivere.
Non c'è tempo per provare ad amare.
Siamo già dentro il sottile vortice chiassoso
di un nuovo giorno
Scheletri
Ciascuno reso schiavo ed inerme dai propri scheletri,
tenuti in ordine e premura, nell'armadio del proprio esistere,
serrato per bene, mantenuto segreto e muto.
Son lì, a tener compagnia alla tua solitudine,
sepolti dal buio dell'insoddisfazione,
tenuti segreti dalla frenesia dell'apparire,
mantenuti vuoti e soli dal fumo colorato e luccicante
del mondo in perpetuo movimento
Maschere
Ogni giorno le troviamo
davanti ai nostri occhi.
Maschere che nascondono
sorrisi contraccambiati
ad una vita fin troppo generosa.
Maschere che nascondono visi
di chi il treno delle occasioni
non lo ho visto neanche mai partire.
Maschere che celano invidia.
Maschere che tramano inganno.
Maschere che guardano la vita
senza mai vederla.
Maschere che falsano occhi
imprigionati da inquietudini
presenti e lontane.
Maschere che coprono
realtà troppo scomode.
Maschere che occultano
un carnevale che non finirà mai.
Guardare in faccia la realtà
senza doversi nascondere.
In questa concitazione collettiva
di maschere che vanno e vengono,
dove la fretta è regina
e la frenesia spegne la luminosità
del nostro esistere,
è sempre più arduo trovare
Visi invece che maschereOgni giorno le troviamo
davanti ai nostri occhi.
Maschere che nascondono
sorrisi contraccambiati
ad una vita fin troppo generosa.
Maschere che nascondono visi
di chi il treno delle occasioni
non lo ho visto neanche mai partire.
Maschere che celano invidia.
Maschere che tramano inganno.
Maschere che guardano la vita
senza mai vederla.
Maschere che falsano occhi
imprigionati da inquietudini
presenti e lontane.
Maschere che coprono
realtà troppo scomode.
Maschere che occultano
un carnevale che non finirà mai.
Guardare in faccia la realtà
senza doversi nascondere.
In questa concitazione collettiva
di maschere che vanno e vengono,
dove la fretta è regina
e la frenesia spegne la luminosità
del nostro esistere,
è sempre più arduo trovare
Visi invece che maschere